Namibia a 4 ruote!
Un viaggio in Namibia è un’esperienza indimenticabile, un’avventura emozionante alla portata di tutti, basta avere un pizzico di spirito di adattamento e un po’ di tempo per organizzarla se si vuole farlo in completa autonomia e libertà. Noi abbiamo preparato tutto in modalità fai-da-te, utilizzando la guida Lonely Planet Namibia (a noi molti hanno consigliato la Bradt Namibia – esiste solamente in lingua inglese – che non abbiamo acquistato perché stava uscendo un’edizione aggiornata – oggi sul mercato – e quella disponibile era ormi datata) ma soprattutto consultando su internet le esperienze di altri viaggiatori.
Come mappa abbiamo utilizzato la Reise Namibia (1:12000000) che comprende, sulle due facce, tutto il territorio namibiano. Ci è stata utile per sapere dove erano i paesi più vicini per il rifornimento (carburante e cibo) e per avere un’idea delle distanze da percorrere, sia in fase di preparazione che durante il viaggio stesso.
La Namibia è un paese sicuro, l’unica vostra preoccupazione sarà di fare il pieno ogni volta che avvistate una pompa di benzina!
COME NOLEGGIARE UN’AUTO IN NAMIBIA
Cose da considerare
Per godersi appieno l’avventura in Namibia, la prima cosa da prenotare è un’auto adatta al viaggio. L’immensità dei deserti e delle aree brulle, vi costringerà a trascorrere moltissimo tempo alla guida (divertentissimo) o come passeggero (passando il tempo a cercare di individuare forme di vita o godendosi i meravigliosi paesaggi che regala questo paese), quindi optate per una macchina comoda e non rinunciate a un po’ di spazio in più se potete.
Esiste un’unica strada asfaltata che percorre il paese da nord a sud, ma nel 99% dell’itinerario che abbiamo percorso (4000 km) le strade sono sterrate, ricoperte da brecciolino e sassi più o meno grandi. Questi percorsi sono comunque costantemente controllati e spianati da parte della società che gestisce le strade. Ovviamente bisogna fare attenzione, le sterzate ed i tempi di frenata cambiano considerevolmente, più si va veloce (anche se difficilmente si supereranno i 70/80 km/h) più si deve fare attenzione; l’importante è che abbiate noleggiato un’auto 4×4 e possibilmente recente, massimo 5 anni vista l’usura costante cui sono sottoposti i mezzi a noleggio su questi percorsi. Noi abbiamo optato per una Toyota Hilux 4×4 con cambio automatico, 5 posti (anche se eravamo solamente due, ma considerate che vi sarà molto comodo avere un po’ di spazio dove buttare zaini e sacchi a pelo che nel baule si riempirebbero di sabbia).
La nostra era dotata di tenda biposto sul tetto e materiale da camping con un piccolo frigorifero che utilizza la batteria della macchina e mantiene la temperatura anche a mezzo spento per circa 20 ore. Questa soluzione permette di risparmiare considerevolmente sui costi di pernottamento in Lodge, che sono bellissimi ma molto cari! Se volete addentrarvi nella Skeleton Coast, dove esistono solamente tracce sulla sabbia, allora cercate macchine molto più attrezzate, in caso contrario, la nostra esperienza farà al caso vostro. Noi ci siamo trovati molto bene con questa agenzia:
Geko Car Rental Namibia https://www.geckocarrental.com
Il rapporto qualità prezzo ci è sembrato buono, sicuramente in linea con i prezzi di altre agenzie. Abbiamo fatto tutto dall’Italia tramite e-mail, effettuando il bonifico del 100% del prezzo una volta deciso di partire. Considerate che il bonifico da zona Euro a resto del mondo con il cambio moneta (Rand Sudafricani – perché il dollaro namibiano non è utilizzabile nei circuiti internazionali – il valore tra le due è praticamente identico) non è economico e varia a seconda della banca (a noi è costato sui 100 euro). Onde evitare di pagare due volte il servizio per operazione di acconto e saldo, abbiamo fatto un unico bonifico, sicuramente è stato un azzardo ma ci è andata bene!
Perché prenotare un’auto in anticipo
Il vantaggio di prenotare la macchina in anticipo è anche il servizio navetta offerto dalla compagnia, da e per l’aeroporto di Windhoek che dista circa 30 km dalla città. L’unica cosa importante (specificata nel sito) è che durante la firma del contratto, che avverrà appena arrivati in agenzia, vi chiederanno di lasciare tutti i dati della carta di credito per una loro sicurezza nel caso la copertura assicurativa che avete scelto preveda il pagamento di una franchigia in caso di incidente o nell’eventualità che non riconsegnaste la macchina (non si sa mai 😉 ). La macchina ci è stata consegnata perfettamente pulita e controllata nelle varie parti meccaniche e completa negli accessori richiesti (come da sito).
-attenzione- riempire le bombole del gas sarà un problema vostro: le nostre due bombole erano piene a metà, il che ci ha creato qualche disagio, vi consigliamo di richiederle esplicitamente piene, è l’unica lamentela che abbiamo nei confronti di questa agenzia. Comunque si possono ricaricare in qualsiasi centro urbano che troverete lungo la strada.
DOVE DORMIRE IN NAMIBIA
Per prenotare in anticipo i vari camping sparsi lungo il nostro itinerario in Namibia (la prenotazione comprende: piazzola per la macchina, doccia, bagno e area per fare le braci, tutto quasi sempre privato) abbiamo utilizzato il sito sotto riportato che contiene i campi principali e meglio tenuti
https://www.wheretostay.na/map.php
Noi abbiamo iniziato a prenotare il tutto a fine giugno per partire a metà agosto (quindi un mese e mezzo prima, non sei come raccomandano agenzie che seminano terrosimo!)… comunque sia, un posto si trova sempre, eventualmente modificate l’itinerario, anche questa è avventura!
Per dormire all’interno del parco Etosha, se non trovate posto attraverso il seguente link e se siete flessibili, una volta dentro, provate comunque a chiedere, a noi è andata bene! Il sito https://www.wheretostay.na/map.php è fatto molto bene, vi conviene perderci 10 minuti per capire come funziona e poi sarà tutto in discesa per organizzare le vostre notti. Lì trovate i campi principali di tutta la Namibia. Per prenotare la piazzola bisogna però pagare in anticipo, è possibile farlo con carta di credito, per questo noi ci siamo organizzati con una prepagata. Per quanto riguarda i prezzi, escluso Etosha e Windhoek, il costo dei pernottamenti si aggira sui 30/35 euro a notte. Noi l’abbiamo usato praticamente sempre, a parte la prima e ultima notte sempre nella capitale.
Nel diario di viaggio in Namibia troverete i collegamenti diretti ai camping da noi prenotati (utilizzando per il sito qui sopra).
SCHEMA DI VIAGGIO
Giorno 1: Arrivo – Windhoek;
Giorno 2: Windhoek – Sesirem (Sossusvlei);
Giorno 3: Sesirem – Swakopmund;
Giorno 4: Swakopmund – Cape cross;
Giorno 5: Cape cross – Brandeberg – Damaraland;
Giorno 6: Damaraland (Twifelfontein, Foresta pietrificata) – Kamanjab (vicino Galton Gate del parco Etosha);
Giorno 7: Kamanjab – Opuwo;
Giorno 8: Opuwo – Epupa Falls – Opuwo;
Giorno 9: Opuwo – Etosha;
Giorno 10: Etosha;
Giorno 11: Etosha;
Giorno 12: Etosha – Windhoek;
Giorno 13: Windhoek – Rientro;
DIARIO DI VIAGGIO IN NAMIBIA
Giorno 1 – 18/08/19 Windhoek
Alloggio: https://www.arebbusch.com
Arriviamo all’aeroporto internazionale di Windoek, capitale della Namibia, con volo Ethiopian Airlines veramente comodo, recuperati dall’agenzia e sbrigato tutte le pratiche per l’auto, iniziamo la nostra avventura.
Per prima cosa è necessario fare il pieno di cibo e bevande per essere autonomi per circa 3/4 giorni. È domenica e scopriamo, nostro malgrado, che molte attività non sono aperte e quelle che lo sono chiudono alle 18. Se atterrate verso le 13 e terminate tutte le pratiche auto alle 16 come noi, è una cosa da tenere ben presente!
Quindi, fatta la spesa al supermercato (non scordate il carbone – charcoal – per i barbecue e braci varie) rimandiamo al giorno successivo l’acquisto della SIM telefonica e raggiungiamo il nostro primo campeggio.
Essendo la prima sera ci vogliamo viziare un po’ ed alloggiamo in questo campeggio https://www.arebbusch.com (prenotato con booking.com) con un ottimo ristorante dove iniziare ad assaporare la cucina locale (la bistecca di orice sarà per sempre nel nostro cuore!)
Giorno 2 – 19/08 Sesirem/Sossusvlei
Km percorsi: 350
Ore di guida: 4:30
Alloggio: http://www.nwrnamibia.com/sesriem.htm
Partiamo di buon mattino in direzione di Sossusvlei lungo la strada B1 direzione sud. Giunti a Rehobot, ci fermiamo ad una stazione di servizio dove oltre al pieno (fatelo ogni volta che potete!!!) compriamo la SIM card. Per l’attivazione di quest’ultima conviene chiedere direttamente a chi la vende di darvi una mano.
Lasciata la cittadina svoltiamo sulla C24 ed abbandoniamo per qualche giorno la strada asfaltata.
Ci lasciamo ammaliare dal paesaggio così nuovo e diverso da quello a cui siamo abituati cogliendo tutte le sfumature dei colori di rocce, terra e cielo.
Verso le 13 arriviamo al cancello del parco del deserto del Namib / Sossusvlei. Per accedervi è necessario pagare l’ingresso giornaliero. Gli orari di apertura per il mese di agosto sono dalle 07 del mattino fino alle 18. Se si alloggia dentro il parco, ci si può permettere di dirigersi verso Sossusvlei mezz’ora prima e mezz’ora dopo rispetto all’apertura del cancello ai visitatori che pernottano all’esterno. In questo modo si guadagna qualche minuto, se non proprio di solitudine, almeno di poco affollamento.
Pagato quindi il pedaggio di ingresso, e raggiunta la nostra piazzola, non ci facciamo prendere dalla stanchezza e rimontiamo in macchina per sfruttare al pieno il pomeriggio esplorando il più antico deserto del mondo.
Ci addentriamo lungo questa strada di 60 km asfaltata (ttenzine alla velocità, ci sono springbok e orici che attraversano senza guardare!). Il percorso finisce in un parcheggio (Deadvlei). Se proseguite per Sossusvlei vi aspettano 4/5 km di tracce su sabbia (guidare lì è veramente una figata, se tuttavia non ve la sentite ci sono delle navette guidate dai guardiaparco!)
Da vedere assolutamente, Duna 45, Sossuvlei e Deadvlei. Tenete bene in conto che il pomeriggio è molto, molto, molto meno affollato che al mattino, quindi godetevi fino all’ultimo minuto la luce del tramonto, il silenzio, i colori e la solitudine di questo paesaggio spettacolare.
Giorno 3 – 20/08 Sossusvlei e Swakopmund
Km percorsi: 400
Ore di guida: 5
Alloggio: https://goanikontesoasis.com
Durante la notte veniamo svegliati da una tempesta di sabbia. La forza del vento e la sabbia che ricopre ogni cosa sono qualcosa di incredibile, affascinante ed ad un certo punto anche terrificante. Noi, nel dubbio, siamo scesi dalla tenda aperta sul tetto e ci siamo rifugiati nella macchina…che tutto sommato è anche comodissima per dormire. (non dimenticate una sciarpa o kefiah da arrotolare sul viso in modo da proteggere gli occhi)
Ci svegliamo presto in modo da approfittare del vantaggio di dormire all’interno del parco e ci inoltriamo nuovamente nel deserto, per ammirare quello che il pomeriggio prima non avevamo avuto tempo di vedere.
Verso le 9:00 però dobbiamo ripartire alla volta di Swakopmund… purtroppo la strada da fare è veramente tanta e non possiamo attardarci oltre in questo paradiso.
Secondo noi chi inventò il motto “in mezzo al nulla” deve aver avuto un’esperienza di guida in Namibia eheheh… scherzi a parte, la strada verso Swakopmund è veramente lunga e dritta, ma regala comunque tante sorprese: improvvisi canyon e gole, colline bruciate dal sole ed il famosissimo cartello del Tropico del Capricorno (la foto è un must)!!!
Lungo la strada, poco a sud di Swakopmund ci fermiamo a vedere le dune bianche (Duna 7)… niente di che in confronto al Namib, ma sempre affascinante. Raggiungiamo il nostro camping nella valle della luna, chiamata così perchè ricorda effettivamente un immenso paesaggio lunare. Anche questo è un parco nazionale. Qui potete trovare la pianta nazionale namibiana… la Welwitschia… una pianta che vive per secoli, infatti ha sacrificato la bellezza in favore della longevità.
Giorno 4 – 21/08 Swakopmund e Cape Cross
Km percorsi: 175
Ore di guida: 2:30
Alloggio: https://www.capecross.org
Passeggiare per questa cittadina è veramente strano. Sembra di camminare in un villaggio della Baviera, solo che da un lato avete un deserto di rocce e dall’altro l’oceano Atlantico. Godetevi la tranquillità del passeggio sulla spiaggia ed il pontile stile liberty.
La sosta serve per rivedere esseri umani e soprattutto per fare il pieno di cibi e bevande.
Dopo pranzo partiamo in direzione nord, verso Cape Cross tenendoci l’oceano sulla sinistra. Dando un’occhiata alla costa vi sarà possibile scorgere qualche peschereccio arenato ed arrugginito, casa per gabbiani e cormorani, vecchio monito dell’impietosa natura.
Sulla strada ci sono tantissimi tavolini con minerali di sale in vendita… offerta libera… ottimo ricordo del viaggio!
Cape Cross è una colonia di otarie, milioni di rumorosissime, puzzosissime ma anche simpaticissime creature. Per più di due ore ci siamo goduti la vista di queste foche nel loro ambiente naturale con qualche sporadico avvistamento di piccoli sciacalli e di orche e delfini in lontananza.
Se decidete di dormire nel camping (come noi) portatevi giubbotti, cappelli e guanti per il freddo e per l’umido…la notte scende tantissimo la temperatura… (se non si è arrivati a zero poco c’è mancato)
Giorno 5 – 22/08 Brandberg e Damaraland
Km percorsi: 350
Ore di guida: 4
Alloggio: http://haisra.com
Lasciamo l’oceano alle nostre spalle e ci addentriamo nuovamente nell’entroterra.
Dopo un paio d’ore raggiungiamo il massiccio di Brandberg (vicino al paese di Uis).
Parcheggiamo e con una guida governativa, dopo aver atteso (molto poco) che si formasse un piccolo gruppo, ci incamminiamo nella valle. Il percorso vale la visita: una passeggiata di un paio d’ore a/r in mezzo alla natura tra piccoli animali, rettili multicolore e piante locali di cui di volta in volta la guida ci illustrava caratteristiche, proprietà e utilizzi nella medicina locale. I graffiti che si trovano al termine del percorso sono molto belli, anche se non molti. Non aspettatevi qualcosa di antichissimo od eccezionale, è però un modo bellissimo per conoscere il passato del paese, le storie di popoli e tribù e fare due parole con la guida.
Risaliti in macchina ci dirigiamo verso la meravigliosa valle del Damaraland. Il percorso è caratterizzato da dolci colline attraversate da letti di fiumi senza acqua (siamo nella stagione secca) ed ogni tanto qualche paesino, ma ciò che ci ha stupito e divertito era la quantità di cartelli di pericolo attraversamento elefanti disseminati su tutto il percorso. Purtroppo, l’aspettativa non è stata ripagata.
Dormiamo in un simpatico campeggio dove oltre agli ospiti, trova rifugio una colonia di lovebirds, pappagallini colorati monogami in piena attività di costruzione del nido.
Giorno 6 – 23/08 Foresta pietrificata e Twifelfontein – Kamanjab
Km percorsi: 270
ore di guida: 3:40
Alloggio: https://www.kaoko-bush-lodge.com/camping/
Iniziamo con la Foresta Pietrificata (Petrified Forest). Che spettacolo questi tronchi di alberi di milioni di anni ormai pietrificati. La guida che ci accompagna, oltre ad essere veramente preparata (come tutte quelle incontrate) ci ha permesso di fare domande sulla situazione attuale della Namibia, spiegandoci ed illustrandoci condizioni di vita reali, che abbiamo capito essere povere ma dignitose.
Salutata la guida, che ci ha presentato anche la famiglia, percorriamo in un’oretta la distanza che ci separa dai graffiti di Twifelfontein.
Questi sono estremamente affascinanti e molto più numerosi di quelli visti il giorno prima. La guida trovata all’ingresso ci ha illustrato tutto, spiegandoci la vita dei nomadi che percorrevano la regione e il significato dei segni che si sono lasciati alle spalle.
Il consiglio è di parlare con le guide. Fate domande e fatevi spiegare come sono divise le tribù che vivono in Namibia, come funziona la società e così via, sarà una grande occasione di arricchimento culturale.
Ci rimettiamo al volante e raggiungiamo in serata il camping alle porte dell’Etosha National Park nella cittadina di Kamanjab.
Giorno 7 – 24/08 Kamanjab (assaggio di Etosha) e Opuwo
Km: 260
Ore di guida: 2:40
Alloggio: https://www.opuwolodge.com
Siamo troppo vicini al parco nazionale più famoso ed importante della Namibia, l’Etosha Park, per non metterci il naso dentro prima di proseguire verso il territorio degli Himba. Entriamo dal Galton Gate (ovest) e nel nostro cercare gli animali arriviamo al campo Olifantsrus. Qui, prima di avviarci all’uscita, proviamo a chiedere se per tre giorni dopo avessero un posto libero. Fortuna vuole che il posto ci fosse e che stesse aspettando proprio noi. Infatti, avevamo già prenotato i posti per le notti del 27 e 28, ma non per il 26, in questo modo abbiamo potuto rimanere all’interno del parco per tre giorni di fila!!!
Nel pomeriggio ci inoltriamo nel nord del paese raggiungendo (su strada asfaltata) la città (di lamiere) di Opuwo… l’impatto è molto triste, perché mette a nudo l’enorme spaccatura che c’è nel paese tra ricchi e poveri.
Dormiamo sulla collina della città in un albergo di lusso, molto caro per chi prenota le stanze, ma che è in linea con i prezzi nazionali per chi prende la piazzola. Per quest’ultimi è comunque consentito l’accesso alla piscina…che lusso!
Giorno 8 – 25/08 Epupa Falls al confine con Angola
Km percorsi a/r: 360
Ore di guida a/r: 6
Alloggio: lo stesso del giorno precedente
Attraversiamo il territorio degli Himba. Ci sono tantissimi paesi e villaggi tipici che sorgono sulle colline attorno e non è inusuale trovare le donne in acconciature tipiche al pozzo con i figli e gli armenti. Raggiunto il confine con l’Angola incontriamo il fiume che crea le Epupa Falls. C’è da ammettere che dopo giorni di siccità assoluta, vedere tutta quest’acqua fa veramente una strana impressione. Qui, chiediamo ad una guida di farci fare due passi lungo il fiume e questa ci spiega come si vive nella zona ed i rapporti con lo stato vicino. Nella camminata ci mostra, sull’altra sponda, un coccodrillo che sta sonnecchiando tranquillamente, una specie di palma molto particolare di cui ci fa assaggiare il frutto e quasi inciampiamo in un mega lucertolone a suo dire innocuo. In serata rientriamo ad Opuwo.
Giorno 9 – 10 – 11 – 26-27-28/08 Etosha National Park
Km percorsi da Opuwo all’ingresso del Parco: 200
Ore di guida da Opuwo all’ingresso del Parco: 2
Alloggio primo giorno: Olifantsrus Camp https://www.nwr.com.na
Alloggio secondo e terzo giorno: Halali Camp https://bookings.nwr.com.na/rooms
Di primo mattino ridiscendiamo verso l’Etosha National Park. Iniziamo così tre giorni nel parco che si riveleranno pieni di avvistamenti. Armatevi di un buon paio di binocoli, una bella macchina fotografica con obiettivo zoom, un thermos di caffè e cominciate a godervi gli animali!
Non risparmiate sulla carta del parco che potete acquistare all’ingresso, le strade sono aggiornate e vi da qualche dritta sugli orari e luoghi di avvistamento.
Qualche consiglio:
- alzatevi il prima possibile, gli animali (soprattutto i felini) all’alba si stendono al sole per scaldarsi dopo il freddo della notte (anche qui l’escursione, seppur più clemente che nella zona delle foche, si fa comunque sentire).
- non intestarditevi con il voler vedere a tutti i costi un dato animale, anche nella savana vale la legge di Murphy… e più lo cercate meno lui si farà vedere. Godetevi piuttosto qualsiasi cosa, dai fiori delle acacie ai mille tipi di uccellini e le sorprese non mancheranno
- dove ci sono auto e minivan parcheggiati, quasi sicuramente ci sono animali da vedere, guardate con attenzione dove guardano gli altri!
- Occhio a guidare con attenzione, gli animali attraversano senza guardare 😉
- Arrivate per tempo al campo, montare la tenda e cucinare con la luce naturale vi renderà la vita molto più semplice (quella artificiale è veramente minima)
La prima notte la passiamo all’Olifantsrus, camping spartano ma molto carino, soprattutto per la pozza di acqua annessa, a cui è possibile accedere in sicurezza a qualsiasi ora. Qui abbiamo visto abbeverarsi mamma rinoceronte e i suoi due piccoli e dove abbiamo potuto assistere alla divertente doccia di vari elefanti.
Le altre due notti le abbiamo passate all’Halali Camp.
L’area è molto grande e meno selvaggia dell’Olifantsrus ma immersa al centro del parco. Anche questo è dotato di una pozza d’acqua dove abbiamo assistito all’incontro (forse di corteggiamento) fra 5 Rinoceronti. Non abbiamo capito chi fosse interessato a chi, e dopo 3 ore di versi e mezzi inseguimenti, andiamo a nanna.
Giorno 12 – 29/08 Rientro a Windhoek
Km percorsi: 500
Ore di guida: 5:30
Alloggio: Cardboard Box
La mattina dell’ultimo giorno nel parco, partiamo di buon mattino con unico obiettivo raggiungere Windhoek in tempo per restituire la macchina ma il parco ci regala i due più spettacolari avvistamenti della vacanza: una leonessa con tre cuccioli giocherelloni e una coppia di elegantissimi ghepardi incredibilmente mimetici e placidi. Veramente un grande regalo di “addio”.
Arriviamo nella capitale della Namibia, restituiamo la macchina e ci rilassiamo nel nostro b&b. Per cena scegliamo il “Joe’s beerhouse”, un posto fighissimo, super turistico ma super valido, e frequentato anche da gente del posto, insomma diremmo un posto “Cult”. Ti vengono a prendere in taxi, le bistecche di orice, zebra e kudu sono da meditazione. Ambiente simpatico, divertente, bella musica, begli arredi e birre buone.
Giorno 13 – 30/08 Partenza
A nostro malincuore arriva la mattina della partenza, ci accompagna lo stesso simpatico signore che ci aveva trasportato all’arrivo.
Ripartiamo con il cuore e gli occhi pieni di colori ed emozioni.
TIPS
- Non lasciatevi spaventare, se avete un minimo di esperienza di viaggio, non avete problemi a guidare per tante ore “sul lato sbagliato” e parlate discretamente l’inglese, è un’avventura alla portata di tutti!;
- Se non trovate da dormire dove volete via internet, vale la pena di provare a chiedere sempre di persona (avendo però già in mente un piano alternativo), noi abbiamo fatto così per il primo campo dentro l’Etosha e ci è andata bene!;
- Si può prelevare agevolmente, basta avere una carta di credito con pin a 4 cifre e assicurarsi con la banca che funzioni anche in Namibia;
- Portatevi abbigliamento per molto caldo (cappello, occhiali da sole, creme solari etc) e per molto freddo (cuffia di lana, giacca a vento, pile, calze di lana…) la notte la temperatura scende notevolmente;
- Munitevi di torcia elettrica, meglio se frontale da usare in tenda e per raggiungere il bagno e la doccia di notte (già alle sette di sera è buio!);
- Non risparmiate sulla macchina, un fuori strada di medio livello è quello che ci vuole!
- Non lasciate scarpe e ciabatte fuori durante la notte, possono entrarci animali o essere portate via dal vento del deserto;
- Comprate un manuale sugli animali, noi abbiamo preso “Guida dei mammiferi d’Africa” aiuta a capire meglio comportamenti, abitudini e caratteristiche degli animali.
Col senno di poi…
- se avete tempo, passate almeno due notti nel deserto del Namib, vero gioiello della Namibia. Noi avevamo impostato la nostra tabella di marcia per una sola e ce ne siamo un pò pentiti. È davvero magico e vale la pena starci qualcosina di più
- se avete tempo, ed arrivate in tardo pomeriggio in Namibia, dormite a Windhoek due notti. Facendo così, avrete tempo di organizzarvi ed attrezzarvi con calma e, per quel poco che abbiamo visto, la capitale merita un giretto.