Cambogia: Ankgor e tanto altro
La Cambogia è una destinazione ottimale per fare un tuffo “in un altro mondo”! Le sue dimensioni permettono infatti di raggiungere le varie destinazioni in tempi ragionevoli mentre gli antichi templi khmer di Angkor e i vivaci mercati vi ruberanno il cuore.
ORGANIZZAZIONE DEL VIAGGIO
Guida: Feltrinelli Rough Guides Cambogia e qualche ricerca in internet… tre gironi prima di partire.
Lettura consigliata prima di partire o durante il viaggio:
Fantasmi di Tiziano Terzani;
Memorie sui costumi della Cambogia di Zhou Daguan, un ambasciatore dell’impero cinese, che alla fine del XIII secolo, si è recato in missione diplomatica nella capitale del regno Khmer (la città di Angkor) ed ha lasciato una testimonianza molto interessante ed autentica dei costumi di quel popolo.
Volo: Milano – Bangkok – Siem Riap e ritorno con stesso scalo.
Moneta: Riel Cambogiano e Dollari Statunitensi
Spesa: 1200 euro a testa
Cucina: ottima saporita e leggera! Perfetta anche per celiaci perché fondamentalmente a base di riso, imperdibile l’amok, il piatto tradizionale a base di pesce, latte di cocco e foglie di banano.
TIPS
Nonostante accettino gli Euro, meglio utilizzare i dollari soprattutto per non rimetterci con il cambio (abbiamo notato che gli euro vengono equiparati al dollaro, ma, generalmente, i primi valgono di più e si rischia di rimetterci qualcosina!)
Dogana
Portate con voi una foto-tessera perché al controllo passaporti in aeroporto la chiedono. Noi non l’avevamo e ce la siamo cavata pagando 5 dollari a testa (che vanno a sommarsi a quelli per il visto che si può fare alla dogana), non abbiamo capito quale sia la procedura standard (ai tempi sul sito della Farnesina non era specificato)
Biglietto per la città di Angkor
Il biglietto di ingresso per il sito di Angkor comprende, oltre alla città, anche altri templi ed edifici “minori” nel circondario, comunque da non perdere!
È possibile acquistare tre diverse tipologie di biglietto: da 1, 3 o 7 giorni. Dal momento che il solo sito archeologico vale il viaggio in Cambogia, optiamo per la via di mezzo che costa 62 dollari, in modo da goderci con calma questo patrimonio dell’umanità. L’area è immensa e non vale la pena di correre e rischiare di perdersi qualche meraviglia, o anche solo la suggestione del luogo.
I giorni indicati dai biglietti multipli, non devono essere necessariamente consecutivi, ci si può prendere una pausa di uno o più giorni e tornare! Tenetelo a mente e non perdetelo!
Le rovine di Angkor Wat, in particolare, si svuotano nelle ore centrali del giorno quando umidità e temperatura raggiungono il massimo, se siete in buona salute munitevi di acqua e cappello e approfittatene.
SCHEMA DI VIAGGIO
Giorno1/2: Milano Linate – Roma – Bangkok – Siem Reap (la città dove si trovano le rovine di Angkor);
Giorno 3: Siem Reap;
Giorno 4: Siem Reap – Phnom Phen;
Giorno 5: Phnom Phen;
Giorno 6: Phnom Phen – Koh Rong;
Giorno 7: Koh Rong;
Giorno 8: Koh Rong;
Giorno 9: Koh Rong – Autobus Notturno per Siem Reap;
Giorno 10: Siem Reap;
Giorno 11: Siem Reap e rientro.
DIARIO DI VIAGGIO
Il viaggio in Cambogia è stato quello meno preparato e studiato in quanto abbiamo saputo all’ultimo di avere una finestra di ferie e sono passati appena 4 giorni fra decisione, prenotazione aereo e partenza! Ciononostante, il viaggio è andato benissimo e lo raccomandiamo a tutti!
Giorno 1/2: 23–24/04: Volo fino a Siem Reap
Partiamo in mattinata da Milano Linate, scalo a Roma e poi diretto fino a Bangkok. Lì dopo un breve scalo ci imbarchiamo per Siem Reap, che raggiungiamo in circa un’ora. In aeroporto paghiamo 5 dollari a testa perché non abbiamo una foto-tessera, non capiamo bene come il denaro sopperisca alla mancanza della foto ma non insistiamo… basta uscire e iniziare al più presto la nostra avventura!
All’uscita troviamo ad attenderci l’autista di tuk tuk mandato dall’albergo che, dopo aver attraversato vari incroci alla maniera asiatica, ci porta incolumi a destinazione. Ci riposiamo un’oretta e cominciamo ad informarci per la visita al sito archeologico di Angkor Wat ed a esplorare la cittadina.
Siem Reap è un adorabile delirio, nonostante la vocazione schiettamente turistica ha un suo fascino, cui contribuiscono i profumi della cucina tradizionale, i colori delle bancarelle, i rumori dei motorini e la musica dei bar all’occidentale. Per cena non possiamo farci mancare un ottimo pasto in una delle numerose bettole! Si cena bene con pochi Riel. Ottima cena ed ottimo “mood” nell’aria: davvero una serata divertente.
Pernottamento: Angkor Twinkle Boutique Villa. Pulito e accogliente, il personale cordiale e oltre all’irrinunciabile aria condizionata dispone di una piscina sul retro, dove è possibile rinfrescarsi dopo le visite alle rovine. Prenotando con Booking un paio di giorni prima ci è costato sui 20 euro a notte, rapporto qualità prezzo ottimo!
Giorno 3/4: 25-26/04 Siem Reap e rovine Angkor ed arrivo a Phnom Penh
Contrattiamo in albergo una guida che ci accompagni al sito, ma abbiamo pochissima fortuna: (il suo inglese è pessimo e le sue conoscenze della storia Khmer alquanto sommarie). Non abbiamo scoperto se ci siano delle guide autorizzate che diano in qualche modo una garanzia di qualità, ma ci siamo accorti che altre erano davvero più preparate, peccato. Dedichiamo tutta la giornata alla visita dell’incredibile sito archeologico di Angkor che, nonostante l’orda di turisti, conserva un fascino davvero speciale, reso ancora più unico dalla vegetazione che negli anni ha preso possesso e si è quasi fusa con le architetture Khmer.
Dopo un’ulteriore visita di buon mattino al sito archeologico, con un minivan prenotato in albergo raggiungiamo Phnom Penh, dove arriviamo in serata (5 ore di strada).
Pernottamento: a Phnom Penh, in un hotel in centro, vicino al palazzo reale. Purtroppo la presenza di pantegane grosse come gatti al piano terra ci ha costretto a rimuoverne il nome persino dalla nostra memoria.
Giorno 5: 27/04 Phnom Penh
È emozionante visitare questa capitale che è stata recente teatro di tante atrocità e che invece oggi brulica di vita. La popolazione giovane e la ripresa economica contribuiscono sicuramente all’aria di ottimismo che pervade le strade e rende difficile immaginare quello che è successo così pochi anni fa.
Nonostante Phnom Penh sia stata notevolmente distrutta negli anni della guerra, le visite al Palazzo Reale e al museo nazionale non ci hanno deluso. AltrettantoaAffascinante è la passeggiata sul Mekong o lo shopping ed il pranzo al mercato Centrale (Psar Thmei) dove, però, non ce la siamo sentita di assaggiare le larve 😛 in bella mostra nell’area dedicata al cibo.
Dopo una bellissima giornata, ceniamo con l’ormai irrinunciabile piatto di amok!
Giorno 6: 28/04 da Phnom Penh a Koh Rong
Tramite un’agenzia locale scovata nei pressi dell’albergo, organizziamo il trasferimento all’Isola di Koh Rong (bus – 4 ore – e traghetto – 1 ora), dove abbiamo intenzione di trascorrere qualche giorno di relax. Arriviamo su quest’isola antistante Sihanoukville nel tardo pomeriggio. Al Tree House ci assegnano uno dei caratteristici bungalows realizzati in legno e foglie di palma e completamente immersi nella vegetazione.
Pernottamento: Tree House Bungalows
Giorno 7/8: 29-30/4 Koh Rong
Ci godiamo qualche giorno di mare nonostante la stagione secca ormai volga al termine; la gran quantità di nuvole pronte a scaricare il monsone non permette al cielo e al mare di mostrare i loro colori migliori se non per brevi momenti, ma quando succede, ci si riempiono gli occhi di meraviglia!
Pernottamento: come sopra
Giorno 9: 01/05 da Koh Rong a Siem Reap
Vorremmo fermarci ancora una notte ma non è possibile perché l’albergo è già tutto prenotato da turisti vietnamiti (in effetti alcuni loro importanti giorni di festa cadono a fine aprile). Decidiamo così di tornare a Siem Reap e di approfittare del terzo giorno di ingresso al parco compreso nel biglietto. Questa volta, per spostarci, scegliamo, aiutati dalla reception, un autobus notturno, che è comodo e pulitissimo, una sola pecca: i letti sono lunghi al massimo 1,75 m… tenetelo a mente se siete alti!
Giorno 10: 02/05 Siem Reap
Pernottamento: Angkor Twinkle Boutique Villa (ancora eheheh)
Arriviamo di prima mattina a Siem Reap e dopo il check-in ed un riposino, dedichiamo l’intera giornata alla visita della antica città di Angkor, questa volta da soli, prendendoci tutto il tempo per esplorare ogni angolo ed ammirare ogni bassorilievo o edificio ci interessi.
Il parco è disseminato di piccole zone ristoro, dove si può mangiare e soprattutto bere! Da provare assolutamente il fresco frutto della palma da zucchero, non sa di molto ma rinfresca, rifocilla e si trova solo qui, quindi meglio approfittarne per provarlo!
Giorno 11: 03/05 Siem Reap e rientro
Dedichiamo l’ultimo giorno ad una gita fuori porta (Kulen Mountain), visitiamo un tempio Buddhista e un sito archeologico minore ma comunque affascinante dove si trovano simboli Indù scolpiti nel letto di un torrente. La gita si conclude con un bagno rinfrescante presso una cascata frequentata anche da gente del posto, il che rende molto l’esperienza molto più “vera”.
Il volo ci aspetta alle 21 dall’aeroporto di Siem Reap. A malincuore lasciamo questo Paese che ci è piaciuto tantissimo e a cui purtroppo abbiamo potuto dedicare poco tempo, ci rimarranno nel cuore i templi di Angkor, la cucina saporitissima, la gentilezza ed il sorriso delle persone, l’energia incredibilmente positiva di un popolo che è sprofondato nel baratro e ne è uscito.