Tenerife: eterna primavera tra vulcani ed ecomostri
Partendo dal presupposto che siamo finiti a Tenerife solo perché le isole Canarie erano inspiegabilmente aperte al turismo durante il semi lockdown del 2021 e che l’abbiamo scelta tra le altre solo perché era l’unica per la quale ci fossero ancora posti disponibili (evidentemente non eravamo gli unici in fuga), l’isola di Tenerife ci ha sorpresi in moltissimi modi, positivi e no.
Ha sicuramente giocato a favore dell’impressione tutto sommato positiva che ci ha lasciato il fatto che venissimo da mesi di costrizioni e limitazioni, e quindi, anche il solo poter andare al ristorante, seppur con coprifuoco alle 22, o alla spiaggia, seppur con mascherina, ci ha regalato una ventata di euforia e lasciato un piacevole ricordo.
L’isola di Tenerife
La caratteristica principale di Tenerife è la presenza del vulcano “Pico del Teide” che oltre ad essere la vetta più alta, non solo dell’arcipelago delle Canarie ma anche di Spagna, influenza notevolmente il clima e la vegetazione dell’isola, facendo sì che da un versante il paesaggio e la vegetazione siano pianeggianti e semi desertici mentre dall’altro siano caratterizzati da rigogliosissime colline.
Sul versante desertico, a sud ed est, si trovano larghe spiagge di sabbia e la maggior parte dei divertimenti. Questo lato dell’isola è infatti una specie di immenso parco giochi: nel giro di pochi chilometri si trovano aquapark, montagne russe, casinò, piste per go-kart, discoteche… insomma tutto quello che vi può venire in mente quando pensate allo stereotipo di week-end per un addio al celibato/nubilato.
Purtroppo, questo lato dell’isola è stato soggetto ad una speculazione edilizia esagerata e, per quello che abbiamo visto noi, controllata dal piano regolatore di un folle, pertanto si trovano quasi ovunque casermoni e mezzi grattacieli che sicuramente non la valorizzano né si integrano con il paesaggio.
Il versante opposto presenta invece solo scogliere nere, vestigia dell’ultima eruzione del Vulcano del Teide risalente al 17° secolo, un mare bello e selvaggio (ma comunque con acqua calda e piacevole), cittadine sempre turistiche ma decisamente più autentiche, soprattutto verso Icod de los Vinos, ad ovest, dove l’architettura coloniale si mostra ancora in tutto il suo fascino. Il fatto di non avere spiagge e spiaggioni l’ha molto probabilmente protetta dallo sfruttamento edilizio.
Noi abbiamo scelto come base la spiaggia di “El Médano” sul versante desertico, perché volevamo abbinare un po’ di kitesurf all’esplorazione e questa è l’unica spiaggia che, per condizioni ideali di vento, lo consente; ovviamente poi, con il noleggio di una cinquecento dall’aspetto molto vacanziero ci siamo lanciati alla scoperta dell’isola!
Tre cose da vedere a Tenerife
Ascesa al Pico del Teide
Imperdibile. L’ascesa al Pico del Teide è decisamente un must tra le cose da vedere a Tenerife. Un paesaggio lunare… lava appena diventata roccia che però fa pensare ad un mondo preistorico!
Si può salire in molti modi: una vasta scelta di sentieri e lunghe passeggiate sopra le nuvole o una comodissima funivia. Tuttavia, qualunque sia la vostra scelta dell’itinerario, potrete arrivare solamente a cento metri dalla vetta. Infatti per raggiungere l’estremità del vulcano (la caldera) è necessario prenotare con molto anticipo su questo sito, in quanto il numero dei visitatori è limitato per ragioni di sicurezza. Il vulcano è ancora attivo!
Il villaggio di Masca
Questa specie di presepe a grandezza naturale domina quella che si può definire una valle incantata dove lussureggianti palme, piante di aloe e vitigni di uve malvasia ricordano un giardino dell’eden su base vulcanica!
San Cristobal de la Laguna
Pressoché l’unica meta tra quelle offerte da Tenerife se si desidera visitare un sito “storico”. L’architettura di questa cittadina ricorda tantissimo quella coloniale, passeggiare tra le vie è molto piacevole ed è uno dei pochissimi luoghi dove ci si può immaginare la vita prima dell’avvento del turismo di massa. Sforzandosi un po’ di più si può far vagare l’immaginazione ai tempi delle grandi esplorazioni oceaniche quando l’arcipelago delle Canarie e Tenerife in particolare fungeva da avanposto per il rifornimento di acqua e cibo. L’ultimo baluardo di civiltà prima di affrontare l’immenso oceano.
Cosa fare a Tenerife
Data la sua vocazione schiettamente e quasi esclusivamente turistica, è difficile che abbiate voglia di fare qualcosa di divertente a Tenerife e non ne troviate l’opportunità. Passeggiate a cavallo, planate in kitesurf, degustazioni di vino, trekking sul vulcano, aperitivi in spiaggia e balli fino a notte fonda sono tutti a vostra disposizione.
Sicuramente però non è Ibiza, quindi se i grandi nomi nel mondo dei dj e le discoteche più all’avanguardia sono quello che cercate potreste rimanere delusi. Allo stesso modo se cercate una destinazione “culturale” meglio che guardiate altrove.
L’isola è abitata da poco tempo, quindi non c’è una grande eredità culturale da scoprire, e quella che c’era non ha resistito all’ondata di turismo e speculazione edilizia che negli anni ‘90 ha portato alla costruzione di una quantità di edifici e appartamenti fuori da ogni umana comprensione.
Perchè andare a Tenerife
Perchè Tenerife è perfetta per godersi i piccoli/grandi piaceri della vita!
- un clima meraviglioso. Non a caso è definita l’Isola dell’eterna primavera, mai troppo freddo, mai troppo caldo e praticamente sempre soleggiato;
- scoprire la saporita cucina del posto, dal “pan con mojo” offerto da ogni ristorante, è sempre diverso in base alle preferenze del cuoco, alle papas arrugadas o bravas, per non parlare dei buonissimi pesci alla griglia;
- sorseggiare i deliziosi vini vulcanici, uve malvasia per bianchi secchi ma fruttati e profumati o per dolci piaceri da fine pasto;
- godersi i tramonti sul mare;
- perdersi in passeggiate ed escursioni più o meno impegnative nella natura. A questo proposito consigliamo la guida “walk in tenerife” per prendere spunti;
- planare con il kitesurf nella spiaggia di El Medano (leggi il nostro articolo).
Insomma un ottimo break invernale/primaverile a poche ore di aereo e a prezzi decisamente competitivi.
Perché non vivremmo mai a Tenerife
Dopo questa spensierata settimana ci siamo però accorti che a differenza di tanti altri posti che abbiamo visitato e che avremmo potuto chiamare volentieri casa, Tenerife non ci ha lasciato questa impressione.
La totale mancanza di eredità culturale è infatti percepibile, i paesini, soprattutto quelli sulla costa est, sono pressoché tutti nuovi, mentre gli abitanti sono per la maggior parte stranieri che l’hanno scelta “per cambiare vita”. In generale, le attrattive sembrano limitarsi al divertimento mordi e fuggi.
Sicuramente, chi desidera fuggire dal clima impietoso del nord Europa, o dai ritmi di vita da criceto delle grandi metropoli, può trovare in Tenerife una risposta. Noi preferiamo continuare a cercare 🙂